un progetto di
Dalia Gallico

Palazzo Reale
Torino



Il Palazzo Reale di Torino è la prima e più importante tra le residenze sabaude in Piemonte, teatro della politica del regno sabaudo per secoli. Esso viene progettato come residenza a fine ’500 da Ascanio Vittozzi, architetto di corte di Carlo Emanuele I di Savoia, collocato nel cuore della città, nella Piazzetta Reale adiacente alla centralissima Piazza Castello. Il Palazzo Reale vede al suo interno la costruzione del Padiglione per l’ostensione della Sacra Sindone (bruciato nel 1811 e sostituito dall’innovativa cancellata in ghisa), la cui cappella viene realizzata nel 1667 dall’architetto Guarino Guarini. L’acquisizione del titolo regio nel 1713 comporta notevoli ampliamenti nella struttura del Palazzo, che deve ospitare funzioni amministrative più ampie; per fare questo viene chiamato a corte da Vittorio Amedeo II l’architetto Juvarra. Il lavoro di Juvarra, in diversi edifici di Torino, portarono alla città fama europea. A seguito della dominazione napoleonica, nel 1814 i Savoia tornano al trono; Carlo Alberto nel 1831 finanzia diversi interventi secondo lo stile neoclassico affidati a Pelagio Pelagi. Quando Torino cede la carica di capitale di Italia a Firenze il Palazzo smette di essere residenza reale fino al 1925 con l’arrivo del giovane principe Umberto. Egli era appassionato d’arte e lo dimostra nel riallestimento del secondo piano del Palazzo dove decide di vivere ed era interessato alle innovazioni che fa aggiungere (termosifoni, servizi igienici con acqua corrente, ecc.). Nel 1932 Umberto e consorte si trasferirono a Napoli e non tornarono più a Torino; così dal 1948 la residenza è possedimento dello Stato che lo trasforma in Museo. Il Palazzo Reale, congiuntamente alle altre dimore reali della cintura torinese, (la Reggia di Venaria Reale, la Palazzina di caccia di Stupinigi, il castello del Valentino), è parte integrante dei beni dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.

The Royal Palace of Turin is the first and most important of the Savoy residences in Piedmont, theater of the Savoy dynasty politics for centuries. It is designed as a residence at the end of '500 by Ascanio Vittozzi, court architect of Charles Emmanuel I, located in the heart of the city, in the Piazzetta Reale next to the central Piazza Castello. The Royal Palace seen inside the building of the pavilion for the exposition of the Holy Shroud (burned down in 1811 and replaced by the innovative cast-iron gate), whose chapel was built in 1667 by architect Guarino Guarini. The acquisition of Royal title in 1713 present significant expansions in the structure of the palace, which must accommodate broader administrative functions; to do this is called to court by Vittorio Amedeo II the architect Juvarra. The work of Juvarra, in several buildings in Turin, led to the city famous throughout Europe. Following the Napoleonic domination, the Savoy in 1814 returned to the throne; Carlo Alberto in 1831 is funding several interventions in neoclassic style entrusted to Pelagio Palagi. When Turin gives the position of the capital of Italy in Florence Palazzo it stops being a royal residence until 1925 with the arrival of young Prince Umberto. He was fond of art and it shows in the rearrangement of the second floor of the Palace where he decides to live and was interested in innovations that does add (radiators, toilets with running water, etc.). In 1932 Umberto and his wife moved to Naples and never returned in Turin; so since 1948 the residence is a possession of the state that turns it into a museum. The Royal Palace, together with the other royal residences around Turin, (the Royal Palace of Venaria Reale, the Palazzina di Stupinigi, the Castello del Valentino), is an integral part of the goods declared by UNESCO World Heritage Site.




Contatti
Palazzo Reale
Piazzetta Reale, 1
10122 Torino

Informazioni generali
E-mail: ilpalazzorealeditorino.it/contatti
Web: poloreale.beniculturali.it