un progetto di
Dalia Gallico





La Prima Sala degli Arazzi

L’insieme delle tre sale degli arazzi era indicato come “Quarto degli arazzi”; in origine Piermarini aveva disposto qui la serie raffaellesca degli Atti degli Apostoli tratti dai cartoni di Raffaello; le cornici che li inquadravano, strisce di tela dipinte a tempera, portano come loro sigillo di identità un festone di frutti e foglie. Nel 1921 questi arazzi furono trasferiti al Palazzo Ducale di Urbino. Attualmente, nella prima sala, sulla grande parete di sinistra di fronte alle finestre, si trova la vasta scena di “Giasone che doma i tori”; sulle pareti più corte invece troviamo “la Fuga di Medea” e la “Creusa vittima della vendetta di Medea”. Gli arazzi sono incorniciati ed integrati da tele a tempera che fingono una specie di tappezzeria; qui infatti possiamo vedere due enormi candelabri che ricoprono gli spazi tra le finestre. La sala mostra sovrapporte decorate con semplici panoplie monocrome. Nell’inventario del 1814 la prima sala degli arazzi era chiamata Sala de Paggi ed era così descritta: “aveva un tavolo bianco e oro con lastre di marmo, otto panchette e sedici tamboretti di noce a moghen con profili dorati coperti di moella cedrona".

The set of three rooms of the tapestries was referred to as "Fourth of tapestries"; in origin Piermarini had placed here Raphael series of Acts drawn from cartoons by Raphael; the frames that framed them, canvas painted in tempera stripes, carry their seal of identity as a festoon of fruits and leaves. In 1921, these tapestries were transferred to the Palazzo Ducale in Urbino. Nowadays, in the first hall, on the long wall to the left facing the windows, appears the large scene of Jason taming the bulls; on the smaller walls we can see instead The Escape of Medea and The Revenge of Medea. The tapestries are surrounded and complemented by tempera canvasses that simulate a sort of wallpaper; for example we can see two large chandeliers covering the spaces between the windows. The hall shows panels over the doors that are decorated with simple monochromatic panoplies.