Castello di Montalbano Elicona
Montalbano Elicona (ME)

L'area del castello s'identifica con la primitiva rocca romana sulla quale si sedimentano le successive fortificazioni d'impronta bizantina e araba, culminate con la ricostruzione effettuata dai Normanni. L'imperatore Federico II di Svevia impone un nuovo assetto politico e una diversa configurazione alla struttura urbanistica del centro Medievale. La parte superiore del Castello è una fortezza rettangolare, chiusa all’estremità da due torri, una a pianta quadrata e l’altra, tipicamente sveva, a pianta pentagonale. Al periodo svevo risale la muratura perimetrale merlata che rappresenta la configurazione difensiva “a saettiere” più importante e meglio conservata della Sicilia. A re Federico II d’Aragona si deve la ricostruzione dell’edificio e il cambiamento d’uso in residenza reale estiva: egli fece aprire numerose finestre, portali e porte. All'interno del maniero è presente la Cappella reale di epoca bizantina della Santissima Trinità, sicuramente l’elemento più straordinario del luogo. Nel 1623 Giacomo Colonna è il primo duca di Montalbano; l’ultimo duca Giuseppe Branciforti, però, nel 1805 a causa dei debiti cede tutta la proprietà ai gesuiti che la modificano secondo le proprie esigenze. Dopo più di un secolo di declino, i recenti restauri hanno riportato il Castello alla sua antica bellezza; oggi è proprietà del Comune che lo usa per convegni e mostre, inoltre alcune stanze sono adibite a Museo delle Armi. 

The area of the castle matches the original Roman stronghold on which the subsequent Byzantine and Arab styled fortifications lay, culminating with the reconstruction carried out by the Normans. The emperor Frederick II imposed a new political system and a different configuration to the urban structure of the medieval centre. During the Aragon Age, under the Kingdom of Frederick III, a residence for summer stays was located on the bulky four sided building with the main façade looking East, and it was equipped with the most advanced control and defence systems of the times: numerous embrasures offering a wider than 270 degrees sight, passages and crenellations on the upper cornice of the palace. Inside the fortress there is the Palatine Chapel of the Holy Trinity, that was a king’s exclusive privilege.