un progetto di
Dalia Gallico

Reggia di Capodimonte
Napoli



La nascita di questo palazzo storico è dovuta all’intenzione di realizzare un museo, nel tempo si trasforma in una delle residenze reali, per poi tornare ad essere dal 1957 un Museo. È Carlo di Borbone nel 1738 a volere la costruzione del Palazzo, affidata all’architetto Medrano, e sarà Ferdinando II a completarlo dandogli nuova veste intorno alla metà dell’800. Inizialmente il Palazzo non era molto usato, fino all’arrivo di Carolina Bonaparte, che lo usò come residenza e lo adeguò al gusto imperiale, e Gioacchino Murat che realizzò una strada per collegarlo con il centro di Napoli. Con la restaurazione della dinastia borbonica a Napoli nel 1816, il re Ferdinando rimane entusiasta della nuova impronta data al palazzo, continuando la politica residenziale di chi l'aveva preceduto. Anche all'inizio del XX secolo continua nella sua funzione abitativa: sovente soggiorna Vittorio Emanuele III di Savoia, per il quale vengono apportate nuove modifiche con l’intenzione di allestire una Galleria di pittura e scultura all’interno del Palazzo, e in seguito assegnata alla famiglia del duca di Aosta, nonostante il passaggio dell'edificio dalla Corona al demanio nazionale nel 1920. Il museo possiede la Collezione Farnese (integrata con gli anni), trasferita a Napoli da Carlo di Borbone, che costituisce il nucleo fondante del Museo di Capodimonte e la ragione per la quale il sovrano volle costruire questo Palazzo. Oltre a collezioni pittoriche e scultoree all’interno del museo si possono trovare oggetti rari e preziosi, porcellane, armeria, arazzi, manifesti, ecc. La Reggia di Capodimonte non si esaurisce esclusivamente nella residenza, ma è accompagnata da un parco con notevoli punti di interesse.

The birth of this historic building is due to the intention to create a museum, over time it becomes one of the royal residences, and then go back to being a museum since 1957. It is Charles of Bourbon in 1738 who wanted the construction of the Palace, entrusted to architect Medrano, Ferdinand II and will complete it by giving it new look around the mid-800. Initially the Palace was not widely used until the arrival of Caroline Bonaparte, who used it as a residence and fit myself to the imperial taste, and Joachim Murat, who created a way to connect with the center of Naples. With the restoration of the Bourbon dynasty in Naples in 1816, King Ferdinand remains enthusiastic about the new imprint given to the building, continuing the housing policy of those who had preceded him. Even in the early twentieth century continues in its residential function: often stays for which new changes are made Victor Emmanuel III of Italy, with the intention to set up a gallery of paintings and sculpture in the Palace, and later assigned to the Duke of Aosta family, despite the passage of the building by the Crown to the national domain in 1920. the museum owns the Farnese Collection (integrated with the years), moved to Naples by Charles of Bourbon, which is the core foundation of the Museum of Capodimonte and the reason why the king wanted to build this palace. In addition to painting and sculpture collections in the museum you can find rare and precious objects, porcelain, armory, tapestries, posters, etc. The Royal Palace of Capodimonte is not limited only in the residence, but it is accompanied by a park with remarkable points of interest.




Contatti
Reggia di Capodimonte
via Miano, 2
80131 Napoli

Informazioni generali
E-mail: spsae-na.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it
Web: polomusealenapoli.beniculturali.it